lunedì 1 giugno 2009

L' evoluzione dei cetacei

E' interessante vedere l'evoluzione dei cetacei da mammiferi terrestri ad abili nuotatori dei mari collegandosi a youtube:

http://www.youtube.com

Arianna

Il Catta


Il Catta

Primato imparentato con le scimmie, vive esclusivamente nell' isola del Madagascar. Il muso è appuntito, gli occhi sono grandi e marroni e le orecchie piccole. Evidente è la coda, lunga più del corpo, caratterizzata da anelli bianchi e neri, che può superare i 60 cm di lunghezza. Gli spostamenti possono avvenire sulle quattro zampe e in posizione eretta. Quando qualcosa lo incuriosisce, si rizza sulle zampe posteriori per fiutare e osservare con attenzione.
Svolge una vita diurna e vive in gruppi di una ventina di individui .
Tali associazioni sono di tipo matriarcale e sono le femmine a guidare il gruppo. Sono pacifici e comunicano mediante versi simili a miagolii. Le femmine partoriscono 1- 2 cuccioli che si aggrappano ai peli del ventre materno per essere trasportati. Dopo un paio di settimane i piccoli si spostano sul dorso della madre così da osservare l' ambiente.
Il catta si ciba con i frutti di tamarindo o con delle foglioline fresche
CURIOSITA'
Talvolta la siccità mette a rischio la sopravvivenza di interi gruppi.
Per evitare ciò questi animali assicurano acqua in abbondanza alle femmine gravide così da garantire la nascita della generazione futura.
Arianna

martedì 26 maggio 2009

Maltrattamento degli animali

E' un duro discorso da sostenere, ma purtroppo nel mondo d'oggi succede.
Alcune persone crudeli, senza cuore si divertono ad uccidere e maltrattare poveri animali indifesi e senza colpa, per il solo scopo di divertimento.
I casi maggiori sono dei mammiferi, sopprattutto cani, gatti e speci acquatiche (come balene e foche).

PER I MAMMIFERI ACQUATICI:
Soprattutto in Giappone, è nota la caccia alle balene o ai delfini.
Tutti quei delfini che sembrano sguizzare felici nelle vasche degli acquari, invece spesso sono soggetti a numerose malattie per il lavoro eccessivo o per il semplice fatto di non essere nel loro abitat, ma in una vasca.
La gente non sa che il 65% dei delfini in parchi o acquari, provengono da catture marine e commerci illegali.
IN GIAPPONE: ogni anno vengono uccisi 20.000/22.000 di delfini di varie speci!



guardate questo video....
se almeno ci riuscite... anche solo la prima parte... è dura da vedere...
ma è solo la crudele e triste realtà
Erika

i mammiferi acquatici

I mammiferi si evolsero sulla terraferma come animali a quattro zampe che camminavano e correvano. I mammiferi acquatici si sono modificati per andare incontro alle diverse esigenze della vita in acqua e sono diventati i più modificati tra le specie di mammiferi.

MOVIMENTO

Muoversi in acqua richiede molta più energia, poiché si tratta di un mezzo “più spesso” dell’aria. Il Ghepardo può raggiungere una velocità di circa 100 km/h, ma l’Orca, che pesa 400 volte di più, raggiunge solo la metà di questa velocità. I mammiferi acquatici hanno ampie superfici lisce per muoversi nell’acqua. I delfini, le balene, i Dugonghi e i Manati si spingono con le pinne caudali e usano le pinne per cambiare direzione. Le specie semi-acquatiche, come le lontre, hanno le zampe palmate.

CONTROLLO DELLA TEMPERATURA

Molti mammiferi acquatici vivono ai Poli, dove i mari sono freddi e possono gelare in inverno. Qui, il mantenimento della temperatura corporea è una funzione vitale: ciò è facilitato dall’avere estremità più piccole, pellicce fitte e peli ricoperti da oli idrorepellenti.

SOPRAVVIVERE SOTT’ACQUA

I mammiferi acquatici devono arrivare alla superficie regolarmente per i rifornimenti di ossigeno. I pinnipedi (foche e leoni marini) e i cetacei (balene, focene e delfini) possono trattenere l’ossigeno nei loro muscoli: questo viene immagazzinato in speciali proteine, le mioglobine, e può essere rilasciato gradualmente durante un’immersione.


Chiara


mercoledì 20 maggio 2009

Riproduzione dei mammiferi

La riproduzione dei mammiferi è sessuale: cioè l'unione di una cellula maschile (spermatozoo) e una cellula femminile (ovulo) che formano una nuova cellula (zigote) da cui nascerà il nuovo individuo.
la prima parte della riproduzione è:
  • IL CORTEGGIAMENTO:

Il corteggiamento è il primo passo per la riproduzione, a volte coinvolge i sensi dell'olfatto, udito e vista. Il maschio di solito ha caratteristiche diverse e caratteristiche, per attirare la femmina (è un caso di dimorfismo sessuale). Per esempio: il pavone, con le sue piume colorate attira la femmina, o alcuni animali producono degli odori per essere percepiti dal maschio facendogli capir che si stanno preparando per il periodo riproduttivo.

  • RIPRODUZIONE DEI MONOTREMI:

I monotremi sono un ordine molto piccolo, di cinque speci (ornitorinco e quattro tipi di ecnida), che si riproduce attraverso le uova, sono ovipari. Le uova si depongono dalla madre, ma alla schiusa, li allatta con le ghiandole mammarie, con il latte materno.

  • RIPRODUZIONE DEI MARSUPIALI:

I marsupiali, hanno una gestazione (periodo dei figli nel grembo della madre) molto breve. Infatti appena nati non sono ben formati e sono molto diversi dai genitori, cosi si arrampicano con i peli, fino al marsupio, una piega del ventre materno, (da questo deriva il nome dell'ordine). Li dentro completano il loro sviluppo e vengono allattati dalle ghindole mammarie all'interno del marsupio.

  • RIPRODUZIONE DEI PLACENTATI:

Il resto delle speci mammifere, sono placentati (di cui anche l'uomo): sono vivipari e il loro nome deriva dalla caratteristica della placenta, una particolare struttura, all'interno dell'utero e accanto al feto, (solo nel genere femminile). Essa serve per effettuare gli scambi di ossigeno e sostanze nutritive fra la madre e il suo futuro figlio. L'embrone (il figlio) è collegato alla placenta mediante il cordone ombelicare, ed è immerso in una soluzione salina, liquido amniotico; cosi risulta più protetto nel periodo delicato dello sviluppo dell'embrione.

Perchè si sono divisi in tre gruppi?

La grande classe dei mammiferi è stata divisa in tre grandi gruppi: Monotremi, Placentati e Marsupiali.

MA IL MOTIVO??!
E' molto semplice, per la differenza di parto. Ovvero, i mammiferi hanno 3 modi per riprodursi.
Anche se sono molto diversi tra loro, come habitat per esempio, hanno alcune caratteristiche in comune, per cui gli studiosi hanno deciso di accumunarli: la loro omeotermia (ad eccezione del bradipo), ma soprattutto per le ghiandole mammarie: sono uno dei vari tipi di ghiandole, di cui ha solo il sesso femminile, e alla nascita del piccolo lo nutrono con il latte (materno) prodotto dalle ghiandole e succhiato dalle mammelle della madre. Il latte varia da genere in genere.
Infatti i cuccioli dei mammiferi, appena nati, sono soggetti a molte cure parentali, cosi hanno più possibilità di vivere.
Erika

lunedì 11 maggio 2009

INTRODUZIONE MAMMIFERI
Mammiferi (Mammalia, Linnaeus 1758) sono una classe di vertebrati appartenente al phylum dei Cordati, a diffusione cosmopolita.
La classe dei Mammiferi conta circa 5 500 specie attualmente viventi, variabili in forma e dimensioni dai pochi centimetri e due grammi di peso del mustiolo agli oltre 30 metri e centocinquanta tonnellate di peso della balenottera azzurra, il più grande animale finora apparso nel mondo acquatico.
I mammiferi colonizzano praticamente in qualsiasi ambiente, dalle calotte glaciali ai caldi deserti: alcuni gruppi sono riusciti a colonizzare con successo anche l'ambiente acquatico, mentre altri hanno evoluto delle ali e sono perciò in grado di volare (Chirotteri). Nonostante tali differenze di dimensioni ed abitudini di vita, tutti i mammiferi sono accomunati da omeotermia (apparte i bradipi), viviparità (ad eccezione dei Monotremi, che sono ovipari) e cure parentali che prevedono anche l'allattamento della prole, fattori questi che sono stati determinanti proprio per consentire a questa classe di espandere grandemente il proprio reale nelle nicchie rimaste vuote dopo la scomparsa dei dinosauri.



Francesco

Monotremi

Monotremi

I mammiferi ovipari, conosciute anche come Monotremi, le 5 specie di mammiferi che depongono le uova sono curiosità zoologiche di due tipi.
L'unica specie di Ornitorinco vive esclusivamente nelle acque dolci dell'Australia orientale. E' uno strano miscuglio, con il becco ad anatra, la forma del corpo come quello di una lontra, le zampe palmate e la coda appiattita come quella del castoro. E' anche uno dei pochi mammiferi velenosi, con un pungiglione velenoso nella regione del tallone dei giovani e dei maschi adulti.
La quattro specie di echidna (formichieri spinosi) sono consumatrici di formiche, termiti, vermi e larve. Tre specie a naso lungo (a becco lungo) si trovano nelle isole della Nuova Guinea. L'Echidna istrice (a becco corto) si trova li e anche in tutta l'Australia, in gran varietà di ambienti. In accordo con il nome del gruppo, tutte e cinque le specie depongono le uova. Poi la femmina nutre tutti i neonati col latte, come tutti i mammiferi. Gli adulti sono privi di denti e triturano il cibo attraverso l'utilizzo di placche o spine poste nella bocca.

Francesco

sabato 9 maggio 2009

Santuario dei cetacei

Nella nostra riviera Ligure, sono presenti molte specie animali, di cui i mammiferi.

Come si sa, i mammiferi si sono insediati in tutti gli abitat naturali, di cui anche nei mari; essi vengono chiamati cetacei. Nel mar Ligure insieme a parti del Mar di Francia e Sardegna Settentrionale, nel 1999 si è affermato il "Santuario dei Cetacei".
Dall'estate del 1988 l'Istituto Tethys inizia una serie di ricerche sui cetacei nei mari italiani, e in particolar modo nel bacino Corso-Liguro-Provenzale, dal 1992 avviene il censimento sul terreno per l'idealizzazione di questa area protetta; che consente la stima numerica delle stenelle (32.800 esemplari) e delle balenottere comuni (830 esemplari) presenti nella zona nel periodo estivo.

Nel santuario vi sono solo mammiferi acquatici:
- la balenottera comune (secondo animale più grande mai esistito)
- capodoglio (il più grande odontocete esistente)
- delfino comune
- globicefalo
- zifio (unico bifide presente in Mar Ligure)
- grampo
- stenella (un piccolo delfino dalla forma slanciata )
- tursiope


se volete visitate il sito da cui sono state raccolte le informazioni, il sito ufficiale del santuario dei cetacei: http://www.santuariodeicetacei.it/

Martina

venerdì 8 maggio 2009

Glossario


Nel mondo animale ci sono molte parole scientifiche che sarebbe opportuno spiecificare, o caratteristiche di un qualsiasi animale che lo distingue

Partendo dall'inizio della vita:

-riproduzione assessuata: riproduzione diffusa nella vita dei microrganismi, il genitore (uno
solo) si divide in più parti generando un figlio difficilmente distinguibile

-riproduzione sessuata: i nuovi individui che nascono sono generati da un elemento maschile e
uno femminile, (da due genitori di sesso opposto). Questa riproduzione ha il vantaggio di
aumentare la variabilità delle caratteristiche.

-metabolismo: l'insieme delle funzioni vitali all'interno di un corpo, che rendono possibile la
vita.

-animali autotrofi: (dal greco "che si nutre da se") perchè si costruiscono da soli l'alimento
neccessario per la propria soppravivenza. Ad esempio le piante con la Fotosintesi Clorofiliana.

-animali eterotrofi: (dal greco "che si nutre a spese dell'altro") perchè non è in grado di
costruirsi il cibo o di effettuare la fotosintesi, ma si nutre di un altro essere vivente. Questi
animali sono classificato in erbivori (si nutrono di piante), carnivori (che si nutrono di altri
animali) e onnivori (che si nutrono di tutto).

-procariote: organismi molto piccoli definiti come "microbi" che non si riescono ben a
osservare i loro granuli interni.

-sessili: alghe attaccate al fondale.

-fecondazione: unione di due gameti (organismo uno maschile chiamato spermatozoo e l'altro
femminile chiamato ovulo ) che da origine a uno zigote, la prima cellula di un nuovo individuo.

-animali vertebrati: sono caratterizzati da una colonna vertebrale, una struttura di sostegno,
con all'interno il midollo spinale, fondamentale nel sistema nervoso.

- animali invertebrati: comprende tutti gli animali privi di colonna vertebrale.

-esoscheletro: corazza rigida all'esterno degli artropodi, ovvero invertebrati

-endoscheletro: scheletroall'intern di un corpo, caratteristica dei vertebrati

-metamorfosi: cambiamento e sviluppo di nuovi arti nel corpo animale, (come ad esempio le
farfalle o i girini)

-eterotermi: è la temperatura corporea che varia notevolmente con le azioni atmosferiche.

-omeotermi: la temperatura di un corpo è costante indipendentemente dalla temperatura
esterna. Puo variare di qulche decimo di grado.

-muta: cambiamento dello strato superiore della pelle.

-dimorfismo sessuale: è la differenza genetica visibile tra i due sessi, femminile e maschile.

Erika

martedì 5 maggio 2009

L' armadillo

L' armadillo


L' armadillo è caratteristico per l'armatura che riveste il suo corpo, costituita da palcche ossee ricoperte di tessuto corneo.. La disposizione delle placche non ostacola il movimento dell'animale. Anche la coda, la testa e la parte superione degli arti fono fornite di quest'armatura, ma sono anche ricoperte da un soffice pelo. Le placche possono variare dal colore rosa al marrone. Ha piccole orecchie. testa allungata ed è provvisto di una lunga lingua. Possiede 80-100 piccoli denti.... nessun mammifero ne possiede così tanti. Le zampe anteriori sono provviste di cinque forti artigli e gli spostamenti sul terreno avvengono piuttosto velocemente. E' una specie che vive in un' ampia varietà di ambienti anche aridi e difficili e, per questo motivo è attivo soprattutto di notte. Spesso scava delle buche comunicanti tra loro, utili per procurarsi il cibo. E' un animale solitario, difende il suo territorio e in caso di pericolo ritira le zampe e il capo e, trasformandosi in una specie di palla, è in grado di rotolare. Si nutre di insetti e piccoli mammiferi. Questa specie è in pericolo, è scomparsa dal Messico e dal Perù.Si riproduce durante tutto l' anno e dopo circa 65 gioni di gestazione nascono 1-2 piccoli cechi e con la pelle mobida e tenera ma, già in grado di chiudersi a palla per ore.
Arianna

giovedì 30 aprile 2009

La tigre Siberiana

TIGRE SIBERIANA
panthera tigris altaicas

Classificazione:
regno: ANIMALIA
phylum: CHORDATA
classe: MAMMALIA
ordine: CARNIVORA
famiglia: FELIDAE

La tigre siberiana è la più grossa tra tutte le tigri. Un maschio può arrivare ai 4 m di lunghezza, dal naso alla punta della coda. Le predi preferite di queste tigre sono cinghiali e cervi. In generale le tigri utilizzano due sistemi di base per uccidere la preda:
-morso dietro al collo (che rompe o danneggia la spina dorsale)
-morso alla gola (che provoca morte per soffocamento).

Principali habitat: FORESTA MISTA
-Il "termometro" della conservazione della specie:



Minacciato criticamente
principali minacce:
- deforestazione
-bracconaggio
-commercio illegale
-medicina tradizionale cinese



All'inizio del 1900 le tigri in tutta l'Asia erano 100.000 ora ce ne sono solo 5.000 esemplari andando avanti così fra qualche hanno questi bellissimi animali saranno solo un ricordo.


E ora alcune immagini di esemplari di tigri














Chiara