Storia naturale dei Marsupiali
I Marsupiali sono comparsi verso l'inizio del Cretaceo, si presume nel Gondwana occidentale e di lì si sono presto diffusi verso la Laurasia e, attraverso l'Antartide, fino in Australia. Lì sono rimasti senza competitori fino all'arrivo dell'uomo, dei ratti e del cane, circa 45 000 anni fa. In Sudamerica, fino all'emersione dell'istmo di Panama, circa 3 milioni di anni fa, hanno convissuto con mammiferi placentali di tipo primitivo, poi hanno dovuto fare i conti con i placentali di tipo moderno e molti di essi sono scomparsi. Nell'emisfero settentrionale erano tutti spariti da tempo.
In Australia e Sudamerica i marsupiali sono andati evolvendo e specializzandosi in più direzioni, ma alcuni hanno conservato caratteristiche generali e alimentazione onnivora: sono quelli che hanno avuto successo più costante. I Didelfidi sono tuttora numerosi, e un paio di specie hanno colonizzato buona parte del Nordamerica: l'opossum ha raggiunto negli ultimi decenni il Canada, nonostante il clima rigido di quel paese; come i ratti, il coyote e i cani trova cibo soprattutto negli immondezzai.
Peggio è andata ai marsupiali schiettamente carnivori e predatori specializzati: Thylachosmilus atrox, la tigre marsupiale del Sudamerica che con gli smisurati canini abbatteva i giovani individui dei giganteschi Xenartri è scomparsa quando dal Nordamerica è giunta la più grossa tigre dai denti a sciabola Smilodon. Il lupo marsupiale Thylacinus cynocephalus è scomparso dall'Australia perseguitato dai cani e gli ultimi esemplari sono stati veduti per l'ultima volta in Tasmania intorno al 1970.
La talpa marsupiale Notoryctes si è specializzata in modo parallelo alla talpa placentale, mentre Petaurus fornito di un largo patagio plana da un albero all'altro proprio come gli scoiattoli Petaurista e il 'lemure volante' Cynocephalus (dermottero).
I canguri, come è ben noto, vivono e pascolano nelle steppe australiane allo stesso modo in cui ruminanti ed equini pascolano nelle steppe dell'Asia e dell'Africa. Il grazioso koala, invece, ha una specializzazione per la quale non ha competitori: si nutre delle indigeste foglie di eucalipto.
(koala e il suo piccolo)
(canguro al t
tramonto)
Martina & Chiara
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