martedì 24 marzo 2009

SAN BERNARDO

SAN BERNARDO



  • Descrizione: Il San Bernardo è un cane molto grande, forte, muscoloso, con una testa “potente”. Finchè il peso del cane rimane proporzionato alla sua altezza, più è alto e più è stimato. Ci sono due tipi di mantello: ruvido e liscio. In entrambi i casi il pelo è molto fitto e si presenta nel colore bianco con delle macchie marrone rossiccio, rosso, mogano e nero, in diverse combinazioni. Il muso e le orecchie solitamente sono sfumate con il nero e l’espressione è intelligente e dolce. Negli esemplari con il mantello ruvido, il pelo è leggermente più lungo e compare piumato nelle cosce e nelle gambe. La zampa è larga e le dita hanno una buona arcatura che permette al San Bernardo una camminata sicura anche sulla neve e sul ghiaccio. Hanno un fiuto fortemente sviluppato ed inoltre sembra abbiano un sesto senso nell’avvertire pericoli imminenti di tempeste o valanghe.

  • Temperamento: Sono estremamente dolci, amichevoli e tolleranti con i bambini. Il San Bernardo è pacifico e lento nei movimenti, è paziente ed obbediente. E’ un cane molto leale. Visto la notevole mola di questa razza, è opportuno socializzare l’esemplare di San Bernardo fin da cucciolo, tenendolo a contatto con la gente. E’ molto intelligente ed è facile da addestrare, comunque si consiglia di iniziare l’addestramento nei primi mesi di vita del cane, quando ancora ha una misura “maneggiabile”. Infatti un cane indisciplinato di questo formato, è difficile da governare anche per una persona molto forte e se viene addestrato in zone pubbliche è necessario l’uso di un guinzaglio in modo da avere pieno controllo sul cane. Il san Bernardo è un buon cane da guardia grazie anche per la sua mole che funge da deterrente.

  • Altezza e peso: Altezza: femmine cm 61; maschi cm 70. Peso: femmine kg 50 ; maschi kg 91.

  • salute:Questi cani godono di buona salute ma alcuni sono inclini alla sindrome di “wobbler”. Possono avere dei problemi alla pelle, al cuore, possono essere soggetti alla displasia dell’anca e alla palpebra inferiore cadente. In questi can si può manifestare il fenomeno dello stomaco rovesciato ed è quindi opportuno suddividere il loro pasto in due o tre piccoli pasti.

  • Condizioni di vita : Il San Bernardo starà bene anche in appartamento, se adeguatamente addestrato. Sono praticamente inattivi all’interno ed è sufficiente avere un piccolo giardino per farlo muovere un po’in libertà. Possono tranquillamente vivere all’aperto anche se loro preferirebbero vivere con la loro famiglia. Hanno una bassa tolleranza al caldo, quindi alle stanze troppo calde e ai lunghi viaggi o soste in automobile.

  • Esercizio: Una passeggiata lunga ogni giorno sarà sufficiente per mantenere il proprio san Bernardo in buone condizioni. Per quanto riguarda i cuccioli, non dovrebbero sforzarsi troppo almeno finché le loro ossa non si formino completamente. Quindi delle brevi camminate e dei giochi non troppo prolungati sono da consigliare finché il cane non abbia circa due anni di età, se non si vuole incorrere nella possibilità di avere un San Bernardo adulto affetto da displasia.

  • Longevità:Circa 8 – 10 anni.

  • Mantenimento Entrambi i tipi di mantelli sono facili da tenere. Una vigorosa spazzolata giornaliera è sufficiente per mantenere in ordine il proprio san Bernardo. Un bel bagno è consigliato solo se necessario e con un sapone delicato visto che lo shampoo può eliminare le sostanze oleose del pelo del cane.particolare attenzione durante il bagno a non far entrare in contatto gli occhi con sostanze irritanti quali lo shampoo o il sapone.

  • Origine:Il san Bernardo è una razza molto antica. E’ stato fondato nel 980 da St Bernard de Menthon come rifugio per i viaggiatori attraverso il pericoloso passo alpino tra la Svizzera e l’Italia. Discende dal mastiff tibetano e quindi deve avere origine con i mastiff portati dai Romani intorno all’anno 1000. Poi i monaci probabilmente incrociarono l’antico mastiff con il “gran danese” e il Gran Pyrenei”. L’uso e la popolarità del San Bernardo come cane da soccorso alpino sono iniziate intorno alla metà del 17° secolo. Più di 2000 persone sono state salvate da questo eccezionale cane. Dopo aver trovato un disperso o un ferito lo leccano e gli stanno vicino per dargli calore finché non arrivano gli uomini del soccorso alpino avvisati da un altro San Bernardo. Questi cani hanno un fiuto molto sviluppato che gli permette di trovare una persona anche sotto diversi metri di neve. Sono noti inoltre per il loro così detto “sesto senso” nel prevedere le valanghe forse perché riescono a sentire delle frequenze molto basse, che l’orecchio umano non è in grado di percepire. Come già detto esistono due varietà di San Bernardo: a pelo corto e a pelo lungo. La varietà a pelo corto è più usata per il lavoro in montagna perché è in grado di tollerare le temperature più rigide, mentre in quella a pelo lungo si possono formare facilmente dei ghiaccioli.


Erika

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